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Il Consiglio comunale di Dalmine zittisce le famiglie  

Ultima modifica 15 giugno 2022

Il Consiglio comunale di Dalmine zittisce le famiglie  
Dalmine,6 marzo 2013 – «Con il suo voto il Consiglio Comunale di Dalmine era chiamato a decidere fra due alternative: dare voce alle esigenze del territorio oppure passare tutto sotto silenzio. La maggioranza dei consiglieri ha scelto di zittire le famiglie». Così Gianluca Iodice, assessore alla Cultura, Tradizione e Pubblica Istruzione del Comune di Dalmine, commenta il voto di ieri sera sulla delibera di presa d’atto delle “Conclusioni del Tavolo di Lavoro Territoriale sulla riorganizzazione scolastica”. La delibera conteneva le richieste delle famiglie agli istituti comprensivi che partiranno col prossimo anno scolastico ed è stata respinta con i voti contrari di PD, Dalmine Chiara, Lista Bruschi, Italia dei Valori e di quattro consiglieri del PDL. A favore hanno votato Lega Nord e Roberto Fagioli (PDL).
«Sono stati opposti cavilli formali che si sono dimostrati essere del tutto inconsistenti – continua Iodice – La legge prevede che i comuni esercitino iniziative relative ad “azioni di supporto tese a promuovere e sostenere la coerenza e la continuità verticali e orizzontale tra i diversi gradi e ordini di scuola”. Sgombrato il campo da pregiudiziali tecniche, qui conta il dato politico. E il dato politico è che, messi di fronte alla (legittima) possibilità di dar voce alle istanze del territorio, raccolte in una lunga serie di incontri con i rappresentanti delle famiglie e dei lavoratori della scuola e sintetizzate con voto unanime dalla Commissione Scuola, 10 consiglieri su 19 hanno scelto di dire “no”. Con una impostazione verticistica, che nega le richieste provenienti “dal basso”, hanno preferito difendere interessi che non sono quelli della comunità di Dalmine».
Per Iodice il comportamento dei consiglieri comunali membri della Commissione Scuola e partecipi del lavoro presentato al Consiglio – ovvero Barbara Taiocchi (Dalmine Chiara) e Lorella Alessio (PD) – è sconcertante: «Il 20 dicembre scorso la Commissione ha analizzato quanto emerso dagli incontri fatti con i cittadini di Dalmine e dato parere unanime a quattro punti che sono stati inseriti tali e quali nella delibera. Poi, ieri sera, quegli stessi consiglieri, con una schizofrenia che ha dell’incredibile, hanno votato contro quei quattro punti». Che toccavano questioni molto sentite dalle famiglie, alle prese con modelli organizzativi non sempre in linea con le loro esigenze di tempo e di risorse economiche: «Il primo punto, ad esempio, riguardava gli orari: i genitori hanno insistito sulla possibilità di formulare proposte differenti, soprattutto per non obbligare tutti alla frequenza della mensa».
Nessun commento sulla condotta del consigliere Vincenzo Orlando (IdV), che, dopo aver difeso la delibera, ha espresso parere contrario votando per ultimo: «Così come tutti gli altri consiglieri che hanno deciso di non ascoltare le esigenze delle famiglie, renderà conto della sua scelta ai cittadini».

Allegati
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